Galleria Semid'Arte

Antonella Cimatti

La sua progettazione parte da una rilettura della produzione artistica del passato attraverso il filtro di una personale sensibilità formale diretta alla costruzione di un oggetto funzionale o scultoreo. Le forme generate sono esteticamente accurate e visualizzano un senso forte del proprio carattere femminile, della grazia, dell’eleganza e dell’attenzione al particolare.

Così le “Crespine”, oggetti della tradizione faentina in uso tra le grandi corti europee del ‘500 e del ‘600 sono rieditate in paperclay biscuit di porcellana per una nuova collezione, iniziata nel 2005. Le forme sono costruite con una trama decorativa molto sottile e leggera che diventa struttura portante.
Si presentano come ampie coppe in filigrana ceramica, una sorta di pizzo intessuto con ricorrenti volute di prezioso “filo” in porcellana consolidate a 1270° C.

Oggetti leggeri, vulnerabili, che vivono di luce ed ombra, di tattilità, di bianchi supremi e di vibrazioni impercettibili. È un nuovo modo per interpretare la materia i cui confini non sono più “masse fisiche” ma trasparenze evocative.

Poesia ed emotività sono gli elementi principali delle sue installazioni espositive: un suggestivo trattamento della materia, che strizza l’occhio anche alle forme seducenti dell’Art Nouveau, proietta sugli oggetti frammenti concettuali, comunicativi e di memoria.

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